L’amministrazione della giustizia penale nelle tribunali episcopali di Sicilia, Malta e Maiorca nei secoli XVI-XVII: dottrina canonica e pratiche giuridiche.
Tutor: Fabrizio D’Avenia
Dottorato Nazionale in Studi Religiosi (DREST) – Ciclo 38°
Curriculum Diritto e Religione
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Perugia e Palermo
Co-tutor estero: Antonio Planas Rosselló, Universitat de las Illes Balears
Abstract.
Il progetto di ricerca intende contribuire al rinnovato dibattito sulla giustizia ecclesiastica, mirando alla ricostruzione degli usi giudiziari dei fori diocesani in sede penale. In ragione della grande riorganizzazione postridentina delle corti vescovili, si è scelto di concentrare la ricerca sugli anni coincidenti e immediatamente successivi rispetto al Concilio, contrassegnati da un notevole interesse alla omogeneizzazione di procedure spesso molto divergenti. La frequente occorrenza di dibattiti giurisdizionali sulle prerogative delle suddette corti ha, inoltre, determinato la selezione di contesti “eccezionali” su cui raccogliere i dati, orientando l’analisi verso territori contraddistinti da ampi margini di autonomia giuridica rispetto alle sedi del potere centrale.
Si cercherà, infatti, di illustrare il funzionamento dei tribunali attraverso i documenti giudiziari di vescovati isolati e isolani, accomunati da controversie politiche generalizzate e secolari: le diocesi siciliane di Lipari, Patti e Cefalù (suffraganee della sede metropolitana di Messina), e quelle di Malta (suffraganea di Palermo) e Maiorca (suffraganea di Valencia). Tali territori, tutti formalmente appartenenti alla Corona aragonese fino al Concilio di Trento, furono sempre caratterizzati dallo scontro di diverse tradizioni giuridiche e usi politico-amministrativi su cui i vescovi imposero un’impronta decisiva.